Tutela del patrimonio

NUME Gruppo di Ricerca si sta impegnando attivamente nella promozione della difesa e della tutela del patrimonio storico, artistico, architettonico e archeologico medievale, aprendo a collaborazioni trasversali con le istituzioni ed altre realtà associative. Per segnalare progetti ed iniziative rivolte alla salvaguardia delle testimonianze storiche materiali del Medioevo italiano ed europeo, e valutare la possibilità di una collaborazione, scrivete alla nostra casella di posta:

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SALVIAMO L’ANTICA CATTEDRALE DI SANTA MARIA DEI GENITRIX (Lodi Vecchio)

NUME Gruppo di Ricerca ha scelto di collaborare con I Ricci Associazione Culturale per partecipare sia economicamente che mediaticamente al progetto, lanciato dal Comune di Lodi Vecchio di concerto con la Provincia di Lodi e l’Associazione Comuni del Lodigiano, per la salvaguardia del sito della Cattedrale di Santa Maria Dei Genetrix (Lodi Vecchio, piazza Santa Maria), appoggiata alla Casa Padronale (Ex Sede Vescovile), e di recupero degli edifici medievali ora sepolti dalle stalle e dalle sterpaglie.

L’ara, che confina con le fondamenta della Cattedrale (area archeologica), ha una storia degna di essere tramandata.

Il Concilio di Efeso nel 431 d.C. vide la presenza di duecento vescovi e sancì i dogmi della nascente Chiesa Cristiana e che la Beata Vergine Maria era la “Madre di Dio”. Nel V secolo d.C. a Laus Pompeia fu costruita la Cattedrale di Santa Maria Dei Genetrix, una delle prime della zona. Fu eretta su un antico tempio pagano e qui, durante le persecuzioni di Diocleziano e Massimiano, furono martirizzati, secondo la tradizione, “1486 cittadini”.

La Cattedrale divenne fin da subito un centro importantissimo per la fede: situata all’interno delle mura di Laus proteggeva gli abitanti dalle invasioni barbariche. Dopo le distruzioni del 1111 e del 1158, la Cattedrale della città continuò ad esistere come punto cardine, intorno al quale si formò un piccolo centro abitato, detto Rione di Santa Maria di Lodi Vecchio, con status di “comune autonomo”. Si hanno notizie relative ad una grande opera di ricostruzione nel 1382, voluta dal vescovo Paolo Cadamosto, interamente finanziata tramite elemosine. Nel 1457 l’ex Cattedrale fu affidata ai Canonici regolari di Sturla, una piccola comunità di frati elemosinieri che attuarono una riduzione della chiesa: ricavarono ambienti abitativi presso la prima campata e li trasformarono nell’edificio che oggi è chiamato “Conventino”. Nel 1879 il nuovo proprietario del fondo, e del cascinale attiguo, decise di far brillare con la dinamite la Cattedrale: restano solo la planimetria e il pilastro.

COSA PREVEDE IL PIANO DI RECUPERO

 

  • Verifica statica e sismica del paramento murario con analisi dei materiali e del loro stato conservativo
  • Progetto di intervento di consolidamento della muratura e di ripristino dei vincoli orizzontali elaborato sulla scorta delle indagini effettuate
  • Messa in sicurezza del manufatto attraverso rimozione parziale o completa delle coperture
  • Demolizione di parete libera della stalla di recente costruzione
  • Ponteggio strutturale provvisionale per l’esecuzione delle operazioni di consolidamento in sicurezza
  • Protezione della sommità della muratura ed interventi di cucitura delle macro-lesioni
  • Intervento di controventatura orizzontale delle strutture verticali in corrispondenza dei solai intermedi e in copertura con utilizzo di telai metallici
  • Rimozione della vegetazione infestante sulla colonna
  • Intervento di ripristino e integrazione dello strato di protezione superficiale del piede della colonna
  • Rimozione dei serramenti precari

 

Il progetto di recupero è stato inserito nel portale Art Bonus del Ministero del Beni Culturali, l’unico intervento di tutto il Lodigiano. Vi invitiamo ad entrare nel sito cliccando alla voce “interventi” – “Lodi Vecchio”.

Aderire è semplicissimo, basta collegarsi al sito:

http://artbonus.gov.it/1406-polo-archeologico-laus-pompeia.html

Il conto corrente dedicato al progetto è intestato a:

COMUNE DI LODI VECCHIO – POLO ARCHEOLOGICO “LAUS POMPEIA”,
Codice Iban IT24 R 05034 33300 000000001992

 

Oppure unitevi alla raccolta fondi su Eppela

NB: Qualunque somma donata sarà soggetta a detrazione del 65%, e verrà rimborsata in tre anni. Inserite anche il codice fiscale se siete mecenati o partita Iva se la donazione liberale viene fatta come azienda.

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