Segnalato da: Emanuele Gallotta

Sapienza – Università di Roma
Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura
Scuola di specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio

INCONTRI CON L’ARCHITETTURA DEL MEDIOEVO

a cura di Dany Sandron e Guglielmo Villa

 

17 ottobre 2017

Ore 17,00

Tra Bourges e Roma: referenze paleocristiane nell’architettura gotica

Conferenza di Dany Sandron (Université Paris IV – Sorbonne, Centre André Chastel)

Roma, Aula magna della Facoltà di Architettura, piazza Borghese 9

Una visione accademica ha da lungo tempo fissato limiti rigidi tra i diversi periodi dell’arte del medioevo. Un’analisi più sottile permette di sottolineare il peso della tradizione che perdura durante tutto il medioevo e anche oltre.

L’esempio della cattedrale di Bourges, «capolavoro dell’architettura gotica», non è comprensibile senza riferimenti all’architettura paleocristiana (pianta a cinque navate e sezione scalettata), tradotta nel nuovo linguaggio dell’arte gotica. Nel caso di Bourges, la stretta relazione tra il clero locale e Roma nella seconda metà del XIIl sec., l’importanza della storia delle origini della chiesa, di cui il primo vescovo Ursinus, l’apostolo del Berry, sarebbe stato inviato da San Pietro stesso, spiegano la volontà di rifarsi all’architettura delle grandi chiese paleocristiane di Roma: San Giovanni in Laterano e le basiliche circiformi. Inoltre, si pone la questione della cultura del clero e del primo architetto della cattedrale gotica.

 

8 novembre 2017

Ore 17,00

Cattedrali gotiche e architettura diocesana, esempi di Francia

Conferenza di Dany Sandron (Université Paris IV – Sorbonne, Centre André Chastel)

Roma, Aula magna della Facoltà di Architettura, piazza Borghese 9

L’importanza dell’architettura delle cattedrali nella storia dell’arte gotica non ha bisogno di ulteriori dimostrazioni. Basti osservare l’emulazione tra queste grandi chiese nel nord della Francia (da Notre-Dame a Parigi fino a Beauvais, attraverso le esperienze di Soissons, Chartres e Reims). In realtà, un altro punto di vista è stato negletto: il posto della cattedrale all’interno della diocesi, come centro d’ispirazione e anche sintesi di diversi esperimenti locali. Se poche chiese possono rivaleggiare con l’architettura della cattedrale della loro diocesi, la maggioranza si appropria di componenti della sua architettura o del suo decoro. Questi rapporti autorizzano a parlare di un’architettura diocesana: ciascuna diocesi è caratterizzata e individuata da caratteri particolari che fanno riferimento al linguaggio della cattedrale. Esempi scelti nel nord della Francia, nella diocesi di Parigi, Soissons, Laon, Reims, Bourges, illustrano questo tema.

 

22 novembre 2017

Ore 9,30

Componenti di matrice transalpina nell’architettura di Roma e del Lazio tra XIII e XIV sec.

Tavola rotonda

Partecipano: Corrado Bozzoni, Emanuele Gallotta, Marina Righetti, Dany Sandron, Guglielmo Villa, Alessandro Viscogliosi

Coordina: Carlo Tosco

Roma, Aula magna della Facoltà di Architettura, piazza Borghese 9

Tra XIII e XIV sec. la produzione architettonica a Roma e nel Lazio appare ancora in gran parte ancorata ad una solida tradizione locale. In questo quadro, sostanzialmente conservatore, si delineano tuttavia importanti esperienze innovative. Un fondamentale contributo in tal senso viene dapprima dalle fabbriche cistercensi di Fossanova, Casamari e San Martino al Cimino, che introducono in ambito laziale inediti modelli di derivazione transalpina destinati ad avere una duratura influenza. Ma a partire dalla metà del Duecento fermenti di rinnovamento della cultura architettonica trovano spazi di espressione anche sulla scena romana. Indicativa di questo fenomeno è l’introduzione di componenti linguistiche di matrice gotica, mutuate in linea diretta dalle esperienze d’oltralpe o attraverso la mediazione dei più avanzati poli artistici dell’Italia centrale e, dopo la conquista angioina, di Napoli. Se ne trova riscontro, ad esempio, nelle fabbriche degli ordini mendicanti e, poi, in alcune importanti iniziative di committenza pontificia e cardinalizia. La tavola rotonda è stata concepita come occasione di riflessione e di discussione aperta sulla natura e sulle origini delle innovazioni che si registrano in campo architettonico a Roma e in ambito laziale nel corso del Duecento, sui tempi e le modalità della loro diffusione, sui fattori che hanno contribuito alla loro affermazione.

 

Ore 17,00

Presentazione del volume Andare per le abbazie cistercensi, di Carlo Tosco, Il Mulino, Bologna 2017.

Presentano Guglielmo Villa e Alessandro Viscogliosi.

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